Link è il protagonista indiscusso di tutti gli episodi di The Legend of Zelda. Ovviamente non si tratta sempre dello stesso personaggio, bensì della sua discendenza. Ogni episodio, infatti, vede protagonista un Link diverso, ma sempre caratterizzato dalla famosa tunica verde e dall'aspetto fisico più o meno simile, anche se, alcune volte, capitano dei sequel diretti di determinati episodi, ma tutti sono collocati in un ordine piuttosto casuale e tantissimi utenti hanno provato a stilare una propria cronologia della saga. Con Skyward Sword è ormai chiaro a tutti che il Link che si trova in questo episodio è il capostipite della serie.
Il noto eroe è nato nella tribù degli Hylia, come mostratoci in Ocarina of Time ed è apparso nei vari capitoli della saga in forma fanciullesca o adulta (in Ocarina of Time entrambe...è stato l'unico episodio a sfruttare questa caratteristica), ricevendo varie denominazioni come: Hero of Time (Eroe del Tempo), Hero of Wind (Eroe del Vento), Hero of Hyrule (Eroe di Hyrule) o semplicemente, eroe prescelto dalle dee; dopo vedremo in quali episodi ha ricevuto i titoli in questione.
Link non parla mai nei vari capitoli di Zelda (eccetto in qualche rarissima occasione...vedi Curiosità qui affianco) è questo ha lasciato un alone di mistero dietro il suo personaggio. A detta del suo creatore, Shigeru Miyamoto, il noto game designer giapponese, un Link muto avrebbe permesso di far immedesimare meglio i videogiocatori con il personaggio...tuttavia in molti, ormai, attendono che parli prima o poi.
Sebbene sono Link diversi, ogni discendete che si rispetti è il prescelto dalla Triforza del Coraggio, una parte della Triforza completa, l'oggetto mistico e fondamentale di ogni episodio della saga.
Il primo Link è colui che ha forgiato la Master Sword come abbiamo potuto vedere nell'ultimo capitolo, Skyward Sword, la lama leggendaria attorniata da un alone di mistero, siccome non si sapeva nulla fino a prima dell'uscita dell'ultimo episodio della saga, antecedente però di tutti gli altri. Proprio in quest'ultimo capitolo, Link è destroso per via della scelta del Motion Controller; in tutti gli altri capitoli, invece, è mancino.
Inoltre, il nostro eroe, in vari capitoli ha potuto contare sulla fedele Epona; oltre all'amata cavalla, in altri episodi, invece, lo vediamo su qualche altro "mezzo di trasporto", come ad esempio Re Drakar, il battello di Lineback, il treno e il Loftwing (Solcanubi)
Per la prima apparizione di Link dobbiamo tornare molto indietro nel tempo, precisamente nel 1986 quando vide la luce il primo episodio della saga: The Legend of Zelda. Qui Link aveva avuto l'incarico di salvare la principessa Zelda dalle grinfie del re dei Moblin, Ganon. Quest'ultimo aveva catturato Zelda perché ossessionato dalla Triforza della Saggezza, ma la principessa, astutamente, la divide in 8 frammenti e toccherà al giovane Link avventurarsi per Hyrule alla scoperta degli 8 dungeon dove si trovano i rispettivi 8 frammenti, così da poter sconfiggere Ganon una volta per tutte.
Un anno dopo, nel 1987, spinti dal successo, approda sugli scaffali giapponesi Zelda II - The Adventure of Link. Qui vediamo un Link sedicenne, siccome si svolge poco tempo dopo la fine del primo episodio. Al nostro eroe gli appare un simbolo sulla mano e questi decide di chiedere informazioni ad Impa, la balia di Zelda; quest'ultima afferma che si tratta del simbolo che dimostra che lui è l'eroe leggendario prescelto per salvare la principessa Zelda dall'incantesimo che l'ha colpita facendola addormentare in un sonno infinito.
Toccherà quindi a Link, avventurarsi per Hyrule e trovare la Triforza del Coraggio che sembra sia l'unico oggetto che possa risvegliare Zelda.
Arriviamo dunque nel 1991, dopo ben 4 anni, con The Legend of Zelda A Link to the Past si ritorna alle origini con un gameplay che migliora il primo episodio sotto ogni punto di vista. Ovviamente anche per quanto riguarda le caratteristiche tecniche ci sono ovvi miglioramenti dato che si passa da una console 8-Bit ad una 16-Bit.
Qui Link dovrà nuovamente salvare la principessa Zelda (che palle...sbotteranno in tanti...ci sta!) e proprio quest'ultima lo contatta telepaticamente riferendogli che si trova nelle prigioni del castello e chiede di essere salvata (ma che diamine! Stavo dormendo...avrà pensato Link in quel momento).
Tuttavia questo è solo l'inizio, dopodiché Link si troverà ad affrontare un mondo parallelo chiamato Dark World e, ancora una volta, vi è Ganon dietro a tutto questo, sempre ossessionato dalla Triforza.
Arriviamo all'anno 1993 e su GameBoy vede la luce il primo episodio di Zelda per console portatile: il mitico The Legend of Zelda Link's Awakening. Probabilmente ambientato poco dopo l'episodio per SNES e vede Link salpare per chissà quale gloriosa terra, ma una tempesta lo colpisce e lo fa perdere i sensi. Per fortuna riesce comunque a sbarcare nell'isola Koholint. A trovarlo è una ragazza di nome Marin che lo porta a casa sua aspettando che si risvegli.
Qui Link non dovrà salvare la principessa Zelda (non c'è nemmeno nel gioco), bensì dovrà esplorare la nuova isola alla ricerca di otto strumenti musicali mistici che possono risvegliare il Wind Fish, l'unico che può aiutare Link a tornare a casa dato che la sua imbarcazione è andata distrutta.
Un'avventura davvero fantastica!!!
Dopo ben 5 anni (7 se si parte da A Link to the Past) ecco che arriva, su Nintendo 64, The Legend of Zelda Ocarina of Time, reputato da molti come il miglior episodio della saga, nonché il miglior gioco di tutti i tempi.
Ancora una volta Link dovrà fermare Ganondorf, il re dei ladri Gerudo, il quale è sempre ossessionato dalla Triforza e il suo scopo è quello di ottenerla per esprimere il suo desiderio di conquista del mondo. Il gioco ci fa iniziare con un Link bambino nel Foresta dei Kokiri; egli non sa il destino che lo attende, ne tantomeno che non è un Kokiri, bensì un Hylian. Una volta estratta la Master Sword, che qui fa la sua seconda apparizione, il suo corpo ed il suo spirito vengono "congelati" per sette anni, dato che nella forma fanciullesca non era in grado di maneggiare la potente spada. Così si ritrova in un corpo adulto e ottiene dal saggio Rauru il titolo Hero of Time perché si ritroverà a viaggiare tra passato e futuro per poter poi finalmente arrivare allo scontro decisivo con Ganondorf e salvare la principessa Zelda, se non l'avevate capito.
Dopo soli due anni (cosa rara) arriva un nuovo episodio di Zelda per Nintendo 64 intitolato The Legend of Zelda Majora's Mask. Quest'episodio è ambientato dopo il finale di Ocarina of Time e il personaggio di Link è quello bambino del capitolo precedente, ossia l'eroe del tempo.
Qui, il nostro eroe, si ritroverà, per via di alcuni avvenimenti che non sto qui a spiegarvi, in un mondo parallelo ad Hyrule, chiamato Termina. A causa di un incantesimo verrà trasformato in Deku. Il suo obiettivo sarà quello di tornare normale, dopodiché dovrà scoprire il metodo per evitare la caduta della luna sul pianeta e avrà solamente tre giorni di tempo per farlo. Tuttavia potrà avvalersi dell'Ocarina del tempo, un dono di Zelda che, in questo episodio, comparirà solo in qualche flashback. L'ocarina gli darà la possibilità di tornare ogni volta al primo dei tre giorni, finché non troverà la soluzione per fermare completamente la caduta della luna sulla Terra e tornare finalmente nel suo mondo.
Arriviamo quindi nel 2001 e ad occuparsi di un episodio di Zelda sarà Capcom da una loro ideazione con Nintendo. Più precisamente si tratta di due episodi differenti però collegati tra loro e sono i rispettivi: The Legend of Zelda Oracle of Ages e The Legend of Zelda Oracle of Seasons.
In questi due episodi Link dovrà salvare i due rispettivi oracoli: quello degli anni che è Nayru e quello delle stagioni che è Din. I due giochi hanno i loro finali, ma se giocati entrambi con il noto sistema di password, dove finendo uno con una password cominci l'altro (l'ordine è indifferente), sbloccherà il vero finale.
Giungiamo dunque alla fine del 2002. E' tempo di sfruttare la nuova console di Nintendo: il GameCube. Approda così, sugli scaffali giapponesi (e dopo qualche mese sui nostri) The Legend of Zelda The Wind Waker. Il Link che vediamo è in forma fanciullesca e nello stile Cel-Shading, molto più simile ai cartoni animati. Ovviamente tutto il gioco sfrutta questo nuovo tipo di grafica
Link, in questo episodio, vive sull'isola Primula insieme a sua sorella e sua nonna. Il gioco è ambientato moltissimi anni dopo Ocarina of Time e il ragazzo ha compiuto l'età dell'eroe del tempo, così la nonna cuce per lui una bella tunica verde (non molto apprezzata dal nostro Link tra l'altro). A causa di alcuni avvenimenti uno strano volatile gigante rapisce la sua cara sorellina. Ignaro del suo destino Link salpa insieme ai pirati capitanati da Tetra (Dazel nella versione italiana) per salvarla. Ovviamente questo è solo l'inizio; ci saranno infatti alcuni colpi di scena importanti e sappiate che dietro a tutto c'è ancora una volta Ganondorf.
E' in quest'episodio che Link riceve il titolo Hero of Wind dato che prenderà il controllo dei venti grazie ad una bacchetta chiamata appunto Wind Waker.
Nel 2003 e nel 2004 arrivano, rispettivamente, The Legend of Zelda A Link to the Past & Four Swords per Gameboy Advance e The Legend of Zelda Four Swords Adventures per Nintendo GameCube.
Il primo è un remake del capolavoro per Super Nintendo con in più il primo gioco multiplayer di Zelda, fino a quattro giocatori che, purtroppo, è giocabile solo in modalità multiplayer. Link grazie al potere della Quadrispada si quadruplica e dovrà vedersela con Vaati, il mago del vento, il quale è fuggito proprio dalla Quadrispada e, come potete intuire, rapisce la Principessa Zelda. Toccherà a Link, ancora una volta, andare a salvarla.
In Four Sword Adventures, invece, potrete giocare anche in singolo. Il gioco è ambientato poco dopo il predecessore e sarà ancora Vaati l'antagonista principale. Egli era stato rinchiuso ancora una volta nella Quadrispada; la principessa Zelda, preoccupata dall'indebolimento del sigillo di Vaati, riunisce le sei fanciulle, designate a proteggere il portale di accesso al Santuario della Quadrispada e chiede a Link di farsi proteggere. Tuttavia arriva Dark Link, proprio quando la principessa sta per attraversare il portale che conduce al tempio. Quest'ultimo racchiude in sette cristalli oscuri le sette fanciulle (compresa Zelda). Astuto, Dark Link, si fa seguire da Link finché non lo costringe ad estrarre la Quadrispada, così da farlo quadruplicare ancora una volta, nonché, liberare Vaati.
Sempre nel 2004, arriva anche The Legend of Zelda The Minish Cap per GameBoy Advance.
Come per i due Four Swords anche questo è un gioco di Nintendo in collaborazione con Capcom. Questa volta Link dovrà trovare 4 elementi mistici da forgiare in una spada sacra, l'unico modo per salvare la principessa Zelda, la quale è stata pietrificata dal mago Vaati. In questo episodio Link avrà la possibilità di trasformarsi in un Minish, ossia delle creature minuscole che possono andare in luoghi altrimenti irraggiungibili.
All'inizio del gioco, inoltre, troverà un cappello di nome Egeyo che è stato trasformato in quella forma dal mago Vaati. Quest'ultimo è anch'egli un Minish e prima di diventare cattivo era un allievo di Egeyo. Toccherà nuovamente a Link risolvere tutta la questione.
Nel 2006 esce in contemporanea su Wii e GameCube The Legend of Zelda Twilight Princess, ambientato 100 anni dopo Ocarina of Time.
Il nostro protagonista è un abitante del villaggio Tauro che è ignaro del suo destino. L'eroe, infatti, durante una discussione con Ilia (Iria nella versione Italiana) viene spedito nel Regno Del Crepuscolo e la ragazza viene rapita. Nella dimensione parallela Link si trasforma in un lupo e viene aiutato da Midna che in cambio gli chiede di eseguire i suoi ordini. Il giovane eroe riesce a tornare normale e si ritrova con addosso la tunica verde dell'eroe e parlando con lo spirito di Firone viene a sapere che lui è l'Eroe Prescelto dalle Dee per salvare il mondo della luce dal temibile Zant, il re del Crepuscolo. Non mancheranno le soprese, infatti più avanti nel gioco si verrà a conoscenza che Zant ha fatto un accordo con il re del male, Ganondorf; l'accordo permetterà ai due di ottenere ciò che vogliono. Toccherà sempre a Link fermare il male ancora una volta e...salvare alla fine la principessa Zelda.
Arriviamo nel 2007 e su Nintendo DS esce The Legend of Zelda Phantom Hourglass.
Il gioco è ambientato proprio dopo il finale di Zelda The Wind Waker. Link, Tetra e i pirati salpano per una nuova avventura alla ricerca di nuovi tesori. Tuttavia, durante una nebbia fittissima, si imbattono in un vascello fantasma. Tetra vuole esplorarla, ma si caccia nei guai e il nostro eroe, per tentare di salvarla, cade nell'oceano perdendo conoscenza. Per sua fortuna la corrente lo porta sull'isola Melka e a risvegliarlo è una fatina di nome Sciela.
Il nostro eroe dovrà scoprire il modo per raggiungere nuovamente il vascello fantasma e salvare Tetra. Ad aiutarlo, ma per i suoi loschi scopi, sarà il capitano Linebeck un fifone che si avventurerà insieme a Link per i mari grazie al suo battello. Ancora una volta il nostro eroe dovrà avventurarsi per i mari alla ricerca di indizi sul vascello fantasma e per farlo dovrà esplorare il Santuario del Re Mar nel quale sono nascoste le quattro carte nautiche dei quattro mari del gioco, ma per entrare in questo dungeon avrà bisogno della clessidra fantasma (dal titolo, Phantom Hourglass), altrimenti non potrà mai riuscire ad esplorarlo tutto.
Dopo 2 anni, nel 2009 esce The Legend of Zelda Spirit Tracks, sempre per Nintendo DS.
Anch'esso è seguito di The Wind Waker e Phantom Hourglass, ma è ambientato 100 anni dopo quest'ultimo. Giungiamo finalmente in un periodo di pace nella Nuova Hyrule, finché il Re Demone, Malladus non decide di mettere tutto a soqquadro, ma nonostante tutto gli spiriti benevoli riescono ad intrappolarlo in un reame oscuro sigillato da una torre e da lunghissime che catene che altro non sono che dei binari ferroviari.
In questo episodio, infatti, Link diventerà il macchinista del regno e guardacaso il Demone Malladus decide di vendicarsi proprio nel momento più opportuno. Zelda viene privatata del proprio corpo ed è quindi costretta ad assumere le sembianze di un fantasma che solo Link riesce a vedere e sentire. I due, infatti, saranno in questo episodio alleati. Ancora una volta tocca a Link fermare il male che minaccia la nuova Hyrule.
Per festeggiare i 25 anni della saga, nel 2011, arriva quello che finora è l'ultimo episodio rispettivo: The Legend of Zelda Skyward Sword.
Il titolo in questione è ambientato prima di tutti gli altri capitoli della saga e ci mostra come viene forgiata la leggendaria Master Sword. Sarà proprio Link, l'eroe prescelto dalla Dea Hylia, a compiere questa missione. I protagonisti vivono su Skyloft, un'isola situata in alto nei cieli. Tutto inizia il giorno del Battesimo Del Volo; Link e Zelda (che qui non è una principessa ma un'amica di infanzia) decidono di fare un volo con i loro Solcanubi, ma all'improvviso una sorta di vortice li colpisce e Zelda precipita di sotto. Il nostro eroe conosce Fi (Faih nella versione italiana) la sera stessa, la sua discepola mandata dal passato dalla Dea che altro non è che l'animo della spada della dea nascosta nella statua della dea situata su Skyloft.
Egli viene a sapere che Zelda sta bene e il suo compito primario sarà quello di trovarla, poi di forgiare la spada della dea in quella che diventerà la Master Sword, temprare il suo cuore, ottenere la Triforza e fermare il male - non potevo spiegare tutta la trama in un modo più veloce. Il nemico questa volta non sarà Ganondorf, bensì Demise...scoprirete poi nel gioco di chi si tratta.
Ismaele "Isma92" Mosca
Curiosità
Link non parla mai negli episodi di Zelda, anche se, capita raramente, gli sfugge qualche parola ogni tanto. Ci sarebbe anche da far chiarezza su questa cosa, prima di mostrarvi le frasi tipiche di Link. Link non è che non parla...è solo un uomo dalle poche parole. Perché dico questo? Semplice. Quando i personaggi parlano a Link e gli chiedono qualche cosa tocca poi al giocatore rispondere. Questo significa che il giovanotto parla, anche se non lo fa direttamente, proprio per via del fatto dell'immedesimazione, ma è comunque sbagliato dire che è muto.
Ora passiamo alle parole che gli sfuggono in qualche episodio. Nei vari siti fanno passare sempre che Link parla due volte, ovvero in Zelda II The Adventure of Link quando dice: "I found a mirror under the table" che tradotto significherebbe "Ho trovato uno specchio sotto il tavolo" e in The Wind Waker quando deve farsi seguire da un partner e grida: "Come on!!"
Sfugge però a molti la terza parola di Link, in Ocarina of Time quando la principessa Zelda gli chiede come si chiama e lui risponde: ".....Link". Ancora non riesco a spiegarmi perché citano sempre la frase in Zelda II e la parola in The Wind Waker, ma saltano sempre la sezione dove Zelda chiede il nome al nostro eroe...rimarrà un mistero.
Detto questo, comunque Link parla, e siete proprio voi a decidere cosa fargli dire...quindi piantiamola di farlo passare per muto. Inoltre, in Skyward Sword ci è stata data la possibilità della multi-risposta. Quello che in molti vorrebbero è che Link sia un personaggio che parli e non solo tramite le nostre risposte...chissà se verranno accontentate queste richieste, anche perché c'è a chi piace Link proprio così.
Link è mancino, proprio come il suo creatore che, esattamente, è ambidestro, ma originariamente mancino.
Tuttavia non si capisce perché in Ocarina of Time e Majora's Mask, Link utilizza il Longshot con la mano destra.
In tutti gli altri capitoli dove è presente quest'equipaggiamento, infatti, lo utilizza con la sinistra.
Le similitudini di Link con gli elfi stanno man mano scomparendo, dato che i designer, col progredire di nuovi episodi, gli rimpiccioliscono sempre di più le orecchie.
In The Legend of Zelda Skyward Sword Link è destro, tuttavia impugna l'arco con la mano destra e sappiamo che ad impugnarlo così sono i mancini. L'unica spiegazione plausibile è che Link sia "mancino" con l'arco per evitare di slacciare il Wii Remote Plus per passarlo alla mano sinistra quando bisogna utilizzare l'arco, evintando dunque molte complicazioni.